AFFITTI BREVI E TURISTICI: NOVITA’ 2019

Finalmente è arrivata a buona stagione, che mai come quest’anno si è fatta attendere, ed è tempo di vacanze, per cui è giunto il momento di vedere tutte le novità fiscali che sono state introdotte nell’ultimo anno su affitti brevi e turistici.

Oggi parleremo di:

  • comunicazione alla questura
  • prenotazioni on-line
  • cosa prevede il regolamento
  • ritenuta sulla cedolare
  • affitti tramite agenzie o piattaforme
  • codice identificativo

Comunicazione alla questura

Il decreto sicurezza ha introdotto, per affitti brevi e turistici sotto i 30 giorni, l’obbligo, da parte del proprietario, di comunicare alla questura le generalità dell’ospite entro 24 ore dal suo arrivo.

La comunicazione va fatta tramite il portale alloggiati web , per maggiori informazioni vi rimando a questo mio precedente articolo “cosa cambia col decreto sicurezza”

Prenotazioni on-line

Il consiglio europeo ha approvato un regolamento che riguarda le prenotazioni di affitti brevi e turistici su internet.

Questo regolamento nasce con l’intenzione di tutelare i consumatori da eventuali truffe e gli albergatori da pratiche scorrette messe in opera da chi affitta per periodi brevi come privato cittadino e non per professione.

In una nota di federalberghi si legge : “ i nuovi obblighi informativi posti a carico delle piattaforme e dei siti di comparazione, aiuteranno i consumatori a compiere scelte realmente informate, a ottenere un miglior accesso alle migliori condizioni online e a prevenire manipolazioni delle recensioni online”.

Cosa prevede questo nuovo regolamento?

  • È vietato pagare per migliorare il proprio posizionamento sul portale
  • Deve essere garantita la trasparenza
  • Le recensioni pubblicate devono essere autentiche
  • Nell’offerta deve essere indicato se l’offerta è di professionisti o privati
  • I prezzi promozionali devono essere garantiti e deve essere dimostrato che il prezzo è effettivamente scontato

Ritenuta sulla cedolare

Il DL 50/2017 ha chiarito che i redditi derivanti da locazioni brevi e turistiche rientrano nel regime della cedolare secca  con una tassazione fissa del 21% calcolata sul canone complessivo e viene applicata sia sulla locazione di immobili interi che di porzioni di immobili o singole stanze.

Chi non vuole aderire a questo regime può dichiarare i redditi percepiti dalla locazione fra i redditi fondiari

Affitti tramite agenzie o piattaforme.

Rimane confermato l’obbligo per i portali o piattaforme telematiche di prenotazione e per gli agenti immobiliari di trattenere all’origine, l’imposta del 21% che deve pagare il proprietario. In altre parole portali ed agenti immobiliari fungono da esattori nei confronti dello stato, infatti essi incassano e successivamente versano le tasse che spettano al proprietario.

Questa forma introdotta dall’allora governo Gentiloni ha permesso di arginare il fenomeno dell’evasione fiscale portando l’imponibile derivante da affitti brevi e turistici a oltre 44 milioni di euro.

Codice identificativo

Infine è di qualche giorno fa l’emendamento al decreto crescita che  sta per essere approvato alla camera. Questo emendamento prevede l’introduzione di un codice di l’identificazione e l’istituzione di una banca dati di tutti gli immobili ( porzioni o singole stanze) utilizzati per affitti brevi.

Il codice identificativo (già previsto in Lombardia e Toscana) altro non è che un numero identificativo dell’immobile che il proprietario deve indicare nelle pubblicazioni on-line dove pubblicizza l’immobile. Nelle due regioni dove questo codice è già obbligatorio, sono previste sanzioni per i proprietari che omettono questo codice che vanno da 500 a 5000€ di multa.

Conclusioni

Eccoci qua… anche per oggi è tutto, spero che l’argomento sia stato di vostro interesse.

Rimango a vostra disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti, potete contattarmi qui oppure lasciare un messaggio nel box qui sotto. Inoltre se avete degli argomenti che vi piacerebbe che io trattassi nei miei articoli potete segnalarmeli e sarà mia cura svilupparli nel più breve tempo possibile.

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2 Comments

  • Ciao Barbara, complimenti perchè da questo articolo si evince la tua preparazione e la tua competenza in un settore che non è sempre di facile comprensione ai non addetti ai lavori. Ultimamente sto riflettendo molto su quanto possa convenire acquistare un immobile per investire negli affitti brevi. Se mai lo faró, sicuramente mi affideró alle piattaforme online (che da quello che ho capito leggendo il tuo articolo dovrebbero semplificarne un po’ la burocrazia, giusto?) e ti contatteró per avere dei consigli mirati in merito!
    Grazie e buona giornata 🙂

    • Chiara, grazie.
      Se pensi di acquistare adesso dovrebbe essere il momento giusto in quando i prezzi sono al minimo storico e ci si aspetta una risalita a breve.
      Si le piattaforme on line sono estremamente utili per un discorso di affitto breve o turistico e adesso stanno adottando tutte le precauzioni possibili per evitare le truffe.

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