VILLA TORRIGIANI DI CAMIGLIANO

VILLA TORRIGIANI DI CAMIGLIANO

Villa Torrigiani si trova a Camigliano, nel comune di Capannori. È una delle più lussuose ville della Lucchesia. (testo e foto a cura di Cinzia Donati)

La storia

La Villa di Camigliano, già Villa Torrigiani, è il miglior esempio di architettura barocca in Toscana.

La Villa e il suo parco furono acquistati dal Marchese Nicolao Santini, ambasciatore della Repubblica di Lucca alla corte del Re Sole Luigi XIV, che apportò notevoli modifiche, intenzionato a farla diventare “la sua Versailles”.

Il parco e i giardini furono arricchiti così di sontuosi particolari: fiori, vasche e giochi d’acqua.

A partire dal XIX secolo, il parco ha assunto un aspetto molto più romantico grazie all’arricchimento di una notevole varietà di esemplari di piante provenienti da tutto il mondo e rare specie botaniche, tra cui l’albero dei tulipani, il cipresso calvo e l’importante collezione di camelie.

Un imponente viale di cipressi porta alla maestosa facciata barocca delle Villa, al cui interno sono ancora perfettamente conservati i ricchi arredi originali e gli affreschi di Pietro Scorzini.

La Villa oggi

Oggi la Villa è ancora abitata dalla famiglia discendente di Nicolao Santini, tramite il matrimonio nel 1816 tra Vittoria Santini e il Marchese Pietro Guadagni Torrigiani.

Luogo di cultura e incontri, ha ospitato tra gli altri i presidenti francesi George Pompidou e Giscard d’Estaing, la Regina Madre d’Inghilterra Elisabetta I, che ha piantato un albero, il primo ministro canadese Jean Chrétien, in visita privata durante il G8 a Genova.

La villa è stata usata come location nel film “Una su tredici” diretto nel 1969 da Nicolas Gessner e Luciano Lucignani, con Vittorio De Sica, Sharon Tate e Ottavia Piccolo. Anche nel film di “Il marchese del Grillo”, di Mario Monicelli con Alberto Sordi, alcune scene sono state girate all’interno della Villa.

La villa

La Villa si distingue dalle altre ville lucchesi per la vivace policromia della facciata principale, ottenuta sfruttando materiali diversi: pietra grigia e tufo giallo alternati nei pilastri e negli archi, marmo bianco delle statue, intonaco ocra nella parte inferiore e bianco in quella superiore.

La facciata sul retro, di stile tardo rinascimentale, è caratterizzata da un grande portico.

Una breve scala invita all’interno, nel grande salone e nelle sale adiacenti arredate sontuosamente con pregiate tappezzerie in seta, vanto e fortuna dei mercanti e artigiani lucchesi per molti secoli.

Il parco

Una prima sistemazione del giardino risale al 1650 a opera della famiglia Santini, anche se lo stile di giardino alla francese odierno risale all’Ottocento.

Alla sistemazione più antica risale la vasca rotonda, che forma un terrazza, dalla quale, scendendo, si può arrivare al giardino segreto o di Flora, un tempo circondato da un alto muro.

L’asse principale della Villa fu sottolineato da una fila di cipressi, di circa 700 metri, che esaltano in prospettiva la facciata. Al termine del viale, in prossimità di un maestoso cancello, è situato un piccolo borgo, una volta destinato al personale di servizio.

L’attuale giardino è il risultato di trasformazioni avvenute nel XIX secolo su un precedente impianto seicentesco. Davanti alle due facciate furono creati due grandi prati, circondati da alberi d’alto fusto.

La parte sinistra del parco era tenuta a selvatico con all’interno una peschiera di forma ottagonale, mentre quella destra fu progettata secondo un disegno regolare in cui esistono diversi comparti che si immettono l’uno dentro l’altro, con gallerie, statue, fontane e un parterre con una voliera per uccelli esotici.

Prima troviamo la galleria verde, poi un giardinetto, una peschiera con zampilli d’acqua, un giardino segreto all’italiana e infine l’orto. Gli elementi più suggestivi sono il giardino segreto e la peschiera.

Il cuore del parco è il Ninfeo dei Venti, dal nome delle statue personificanti i venti, dove convergono i percorsi monumentali del giardino: creato per stupire gli ospiti, è caratterizzato da un passaggio a tunnel sotto le scale e due grotte con statue di sapore grottesco (draghi, donne-serpente e altri animali come gufi e civette), il tutto arricchito da giochi d’acqua e mosaici policromi in ciottoli e coperto da una cupola decorata da mascheroni, alla fine del percorso si trova una statua di Flora.

Contatti : Villa Torrigiani, Camigliano, Capannori – Lucca, Tel. 0583 928041 – 349 6206847, villacamigliano@gmail.com, villatorrigiani@villeepalazzilucchesi.it

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