PALAZZO MANSI:TESORO LUCCHESE DA SCOPRIRE

PALAZZO MANSI:TESORO LUCCHESE DA SCOPRIRE

Ci passi accanto e quasi non lo vedi, ma il tardo-cinquecentesco Palazzo Mansi (Museo Nazionale) a Lucca è una tappa fondamentale per ripercorrere la storia della città. Una facciata semplice, esternamente austero, al suo interno raccoglie una enorme quantità di arazzi e arredi barocchi, perfettamente in linea con il gusto di quel tempo.

Appartenuto a una delle più importanti famiglie di Lucca, i Mansi, appunto, al momento risulta poco valorizzato. Dal 1977 è aperto al pubblico.

(Testo e foto a cura di Cinzia Donati che ringrazio per la collaborazione)

Dimora dei Mansi

Il Palazzo, valido esempio di Domus Lucchese (che vede lo sviluppo della casa in senso orizzontale), fu acquistato nel 1616 dalla famiglia Mansi, ricchi mercanti lucchesi, che ne fecero la loro dimora e lo trasformarono in vero palazzo di rappresentanza.

Nel corso del tempo ha subito vari interventi di recupero.

Nell’operazione di rinnovamento commissionata da Raffaello Mansi all’architetto lucchese Raffaello Mazzanti tra il 1686 e il 1691, gli interni del piano nobile furono ristrutturati in un sontuoso stile barocco.

Il Palazzo fu venduto allo Stato nel 1965 e come Museo Nazionale fu aperto nel 1977.

Al piano terra è collocato l’Appartamento Estivo con le cucine e i magazzini. Oggi gli ambienti sono utilizzati per eventi.

Il piano nobile di palazzo Mansi

Il piano nobile conserva le caratteristiche di Appartamento di Parata, decorato in stile barocco, opulento e sontuoso, concepito tra il XVII e XVIII secolo.

La Galleria Nuova o degli Specchi fu realizzata dal lucchese Stefano Tofanelli, che disegnò anche porte, mobili e decorazioni di soffitto e pareti.

Il Salone della Musica è completamente affrescato e corredato da un palco fisso in legno per l’orchestra.

Procedendo, ecco la sequenza di quattro Camere di Parata e l’Alcova.

Le pareti delle Camere furono ornate da Raffaele Mansi Orsetti che utilizzò come rivestimento delle pareti un ciclo completo di 18 bellissimi arazzi fiamminghi seicenteschi. Di stupefacente impatto visivo è l’Alcova, allestita nel 1688, con le pareti ricamate in seta.

Nel lato ovest del piano sono situati gli Appartamenti Privati, meno sontuosi, dove la famiglia viveva abitualmente.

La pinacoteca

Occupa un’intera ala del piano nobile, con 83 dipinti delle scuole pittoriche italiane e non del XVI-XVIII secolo, che Pietro Leopoldo di Toscana offrì in dono alla città di Lucca.

Vi troviamo dipinti di scuola toscana (Pontormo con il celebre “Ritratto di giovinetto”, Domenico Beccafumi, Agnolo Bronzino, Rutilio Manetti, Jacopo Vignali, Pietro Testa); veneta (Veronese, Tintoretto); napoletana (Salvator Rosa, Luca Giordano); dipinti di autori stranieri (Borgognone) e fiamminghi (Paul Bril).

Il secondo piano del palazzo

Ospita dipinti, sculture, gessi, arredi che illustrano l’evolversi dell’arte a Lucca dalla fine del Settecento alla Seconda Guerra Mondiale.

La collezione dei tessuti del Museo descrive il panorama della produzione lucchese tra XV e XX secolo, con esempi di abbigliamento ecclesiastico e civile.

Contatti

Palazzo Mansi si trova a Lucca, via Galli Tassi n. 43

Telefono 0583 55570

www.luccamuseinazionali.it

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