LE PALAFITTE SUL LAGO DI LEDRO

Ebbene si, sulla costa orientale del Lago di Ledro, e precisamente in località Molina di Ledro, si trova un piccolo insediamento di palafitte.

Queste palafitte, ricostruite alla fine degli anni sessanta,  raffigurano un villaggio palafitticolo risalente all’età del bronzo (2200-1350 AC).

Questo insediamento è riemerso a seguito di numerosi scavi archeologici iniziati nel 1926 e proseguiti negli anni.

Scopriamolo insieme!

Le palafitte

Le palafitte sono costruzioni abitative che risalgono al periodo neolitico ma tutt’ora in certi paesi africani ed asiatici vengono utilizzate per vivierci.

Sono antiche capanne realizzate su una base di legno fissata con alti pali, anch’essi di legno, sul fondo di fiumi, laghi,  paludi e più raramente sulla terra ferma.

Questo tipo di struttura serviva per ripararsi dalle innondazioni ma anche da animali predatori

I pali venivano impermeabilizzati con grasso animale  e venivano piantati nei fondali.

Sui pali veniva costruita una piattaforma di grossi tronchi che serviva da base da appoggio per le capanne.

Le capanne generalmente di forma rettangolare venivano costruite con tronchi incastrati fra di loro e rivestiti  di paglia, legno o cannette e “intonacate”, se così si può dire, con un impasto di terra e acqua.

L’interno era costituito da un unico ambiente dove lo spazio veniva suddiviso in base al suo utilizzo ad esempio zona cucina, zona riposo e zona laboratorio per conciare le pelli o lavorare la ceramica.

 

Il villaggio palafitticolo

Il villaggio di Molina è composto da quattro capanne che ricreano esattamente parte del villaggio originario dell’epoca del bronzo.

Queste capanne sono state costruite per ricontestualizzare i numerosi oggetti ritrovati e dare l’idea di come si viveva 4000 anni fa.  Al loro interno sono riprodotte scene di vita quotidiana.

Questo villaggio è importante anche ai fini scolastici in quanto vengono organizzati numerosi corsi per bambini.

Gli scavi

Questo villaggino è stato riprodotto, come anzidetto per ricontestualizzare gli oggetti trovati durante gli scavi portati avanti nel corso degli anni quando il livello del lago per vari motivi si abbassava.

Gli scavi iniziarono nel 1929 con l’affioramento di un certo numero di pali in buono stato di conservazione, e di numerosi oggetti e utensili, ma furono subito sospesi per il rialzarsi del livello dell’acqua.

Ripresero  poi nel 36 a seguito di una grossa siccità,  ed in altri periodo successivi. Interessarono una vasta area di 4500mq. Oltre ai pali ( circa 10 mila) riemerse una notevole quantità di reperti archeologici, faunistici e botanici.

Il Museo

Nei primi anni 70, con parte dei reperti recuperati, fu allestito un museo delle palafitte di ledro .

Il museo costruito a ridosso del villaggio palafitticolo è composto da una sola stanza suddivisa per aree tematiche

Personalmente il museo non l’ho visto perché è in ristrutturazione, ma verrà riaperto il 6 luglio prossimo

I resti recuperati negli scavi del lago di Ledro sono conservati in diversi musei della zona, compreso il MUSE di Trento.

Patrimonio dell’Unesco

Tutto questo è patrimonio dell’Unesco. Nell’intero arco alpino europeo che comprende Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia sono stati ritrovati ben 111 insediamenti palafitticoli dichiarati patrimonio dell’Unesco a partire dal 2011. Di questi ben 19 sono su territorio italiano ( Lombardia , veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige )

Di fronte  al villaggio da me  visitato vi è un è pannello illustrativo che spiega le ragioni per cui l’Unesco ha deciso di inglobare nel suo patrimonio anche le palafitte.

Ve le riassumo brevemente

  • insediamenti e reperti in ottimo stato che permettono una ricostruzione della vita dei primi contadini agricolture ad allevamento
  • i vari ritrovamenti dell’arco alpino mostrano differenti culture e le loro interazioni
  • la datazione e la perfetta conservazione di resti permette di capire com’è avvenuto il passaggio fre l’era del rame e quella successiva di bronzo e ferro
  • sono fonti preziose di informazioni scientifiche e archeologiche

Conclusioni

Eccoci qua… anche per oggi è tutto, spero che l’argomento sia stato di vostro interesse.

Rimango a vostra disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti, potete contattarmi qui oppure lasciare un messaggio nel box qui sotto. Inoltre se avete degli argomenti che vi piacerebbe che io trattassi nei miei articoli potete segnalarmeli e sarà mia cura svilupparli nel più breve tempo possibile.

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