Contratto di affitto e dati catastali

CONTRATTO DI AFFITTO E DATI CATASTALI

Nella realizzazione di un contratto di locazione è necessario comunicare, obbligatoriamente, i dati catastali. Le informazioni relative all’immobile sono richieste sia in fase di registrazione dello stesso sia per tutti gli adempimenti successivi che si andranno a fare.

Il dilagare di affitti di immobili fantasma di contratti non registrati, ha spinto il legislatore ad emanare una norma per fronteggiare tali fenomeni.

È stato così introdotto, dal 30 luglio 2010, l’obbligo di indicare, all’interno del contratto, nonché al momento della sua registrazione o risoluzione, i dati catastali relativi all’immobile.

Le indicazioni sono tutte contenute nel Decreto Legge 78/2010 e precisamente nel comma 15 dell’articolo 19.

La richiesta di registrazione di contratti, scritti o verbali, di locazione o affitto di beni immobili esistenti sul territorio dello Stato e relative cessioni, risoluzioni e proroghe anche tacite, deve contenere anche l’indicazione dei dati catastali degli immobili. La mancata o errata indicazione dei dati catastali è considerata fatto rilevante ai fini dell’applicazione dell’imposta di registro ed è punita con la sanzione prevista dall’articolo 69 del DPR 26 aprile 1986 n.131.

L’assenza di questi dati e la loro mancata comunicazione è perseguibile dalla legge con una multa pari da una percentuale tra il 120% e il 240% dell’imposta di registro.

I dati catastali dell’immobile sono pertanto fondamentali ed è importante scoprire perché sono fondamentali nella registrazione di un contratto di locazione.

I dati catastali nel contratto: perché sono importanti

La mancanza di una normativa dettagliata e di un controllo sul mondo degli affitti ha dato vita, nel corso degli anni, ad alcuni comportamenti, da parte dei proprietari, ai limiti della legge. Il legislatore per arginare il problema, ha introdotto, come abbiamo visto, l’obbligo dei dati catastali nei contratti di locazione.

I dati catastali dell’immobile posto in affitto devono essere comunicati sia all’interno del contratto che attraverso modello RLI da presentare al momento della sua registrazione, che deve avvenire entro 30 giorni dalla sua sottoscrizione.

L’obbligo di inserimento dei dati catastali nei contratti di locazione è stato introdotto per risolvere un grande problema, quello relativo all’affitto di immobili non accatastati, per cui abusivi.

Un’operazione che, come si è visto, fa riferimento ad un preciso obbligo di legge che regola anche la cessione, la risoluzione e la proroga di contratti di locazione. Anche in questi casi, va presentato modello RLI entro 30 giorni è obbligatorio indicare i dati catastali dell’immobile.

Il modello RLI è disponibile in tutte le sedi dell’Agenzia delle Entrate e anche sul sito nella sezione moduli.

I dati catastali dell’immobile, possono essere reperiti dal proprietario dell’immobile direttamente dall’atto di acquisto oppure in una visura catastale che può essere richiesta presso l’ufficio del catasto (agenzia del territorio).

Con l’accordo delle parti e la firma del contratto, si procede, come abbiamo visto, alla registrazione dello stesso con i pagamenti dei bolli necessari e delle imposte previste attraverso modello F24 elide e alla presentazione dei dati catastali attraverso modello RLI o registrazione telematica.

Qualora si sia convenuto alla firma del contratto per l’opzione fiscale della cedolare secca, il locatore deve presentare per la registrazione solo il modello RLI, in quanto imposta di registro e bolli non sono dovuti.

La stessa procedura va utilizzata anche in caso di proroga, cessione o risoluzione del contratto già esistente.

L’attenzione alle norme evita non sono di contravvenire alla legge ma anche a multe molto salate che negli anni sono rese necessarie per riportare alla luce tutto il sommerso relativo agli affitti di case.

2 Comments

  • Buongiorno, le sarei grata se potesse risolvere i miei dubbi riguardo l’acquisto di un appartamento x investimento X un figlio residente all’estero, iscritto all’Aire. In particolare: può affittarlo con la cedolare secca? Dovrà pagare le tasse sull’affitto in Italia? Può usufruire dei bonus avendo meno di 36 anni? La ringrazio se vorrà indicarmi qualche riferimento di legge da consultare.

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