BIOARCHITETTURA

Quanto è importante vivere in un ambiente sano per la nostra qualità di vita? Ve lo siete mai chiesti? La bioarchitettura ritiene che sia molto importante perché l’85% del nostro tempo lo trascorriamo in un ambiente chiuso e considerato che il comparto edile é uno dei settori a maggiore impatto ambiente.

Il forte impatto ambientale è dovuto:

  • all’utilizzo del suolo 
  • alla provenienza dei materiali utilizzati 
  • alle emissioni in atmosfera

Oggi cerchiamo di capire cos’è la bioarchitettura e quali obiettivi si da per rendere più sani e vivibili i nostri immobili, considerando che da decenni cerca di unire lo sviluppo edile con la qualità della vita, cercando di amalgamare il più possibile sostenibilità, consumo e benessere.

Cos’è la bioarchitettura?

È un ramo dell’architettura che nello studio e nella progettazione di un immobile valuta anche l’impatto che questo avrà sull’ecosistema e sulla salute dell’uomo, dando prerogativa all’utilizzo di materiali naturali reperiti in zona ed alle energie rinnovabili.

In altre parole è una forma di architettura che tiene conto della sostenibilità ambientale e del benessere psico-fisico delle persone.

È una scienza nuova?

No! Pensare che la bioarchitettura sia una scienza nuova è profondamente sbagliato, come abbiamo visto in questo mio precedente articolo sulla storia della casa fin dalla preistoria l’uomo costruiva il suo riparo, la sua abitazione utilizzando le materie prime che trovava nell’ambiente circostante.

La capanna può essere considerata la prima casa la cui costruzione necessitava di un minimo studio architettonico, stiamo parlando del periodo neolitico.

Le capanne venivano costruite con rami di legno intrecciati e ricoperti di frasche. Non dobbiamo dimenticare che molti popoli ancor oggi vivono nelle capanne utilizzando materiale recuperato in natura.

Questi materiali variano in base alle condizioni climatiche ambientali, ad esempio i mongoli rivestono la loro capanna con pelli di bufalo per resistere alle basse temperature.

Già alla fine dell’era neolitica in oriente venivano utilizzate argilla, pietre e  ciottoli e queste durarono per secoli.

L’architettura cambia con lo sviluppo industriale

Solo agli inizi del XX secolo l’architettura cambiò radicalmente il suo approccio costruttivo grazie, o a causa, secondo dei punti di vista, i nuovi mezzi a disposizione e ad una maggiore ricchezza distribuita su larga scala.

Questi due fattori, tecnica e denaro, hanno calpestato il legame che c’era fra l’ambiente e la casa.

Lo sviluppo industriale legato al petrolio ed ai prodotti di sua derivazione hanno messo a disposizione dell’edilizia materiali tali da consentire la costruzione di abitazioni sempre più grandi in tempi sempre più ridotti.

Questi nuovi prodotti però, ottenuti con processi inquinanti che necessitano per la loro produzione di grandi quantità energie, rilasciano sostanze tossiche all’interno delle abitazioni.

Inversione di marcia

Nei paesi del nord Europa, specie in Germania, si iniziò a pensare ad un nuovo modo di costruire le case a partire dagli anni 70. La prima crisi del petrolio portò ad una carenza di gasolio da riscaldamento, da quel momento  iniziarono a studiare metodi costruttivi diversi e a come poter utilizzare risorse energetiche rinnovabili. 

Da noi, in Italia, si è iniziato a parlare di bioarchitettura  solo da alcuni decenni ed il processo di conversione ad un tipo di costruzione più sana e meno impattante a livello ambientale è ancora lento. 

La bioarchitettura si basa

  • Sull’utilizzo di materie prime naturali preferibilmente reperite in loco riciclate e/o riciclabili
  • Imitate emissioni nell’ambiente
  • Risparmio energetico
  • Isolamento termico
  • Eliminazione dei campi elettromagnetici

Conclusioni

Eccoci qua… anche per oggi è tutto, spero che l’argomento sia stato di vostro interesse.

Rimango a vostra disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti, potete contattarmi qui oppure lasciare un messaggio nel box qui sotto. Inoltre se avete degli argomenti che vi piacerebbe che io trattassi nei miei articoli potete segnalarmeli e sarà mia cura svilupparli nel più breve tempo possibile.

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