I TRULLI

Quest’anno le ferie d’agosto le ho trascorse in Puglia e non mi sono fatta mancare una capatina ai magnifici Trulli di Alberobello.

Un “vecchio” amico mi rimprovera spesso dicendomi: “tu non fai mai riposare il cervello, non stacchi mai”. Devo ammettere che ha ragione, anche in ferie il mio cervello ha continuato a pensare al blog e… ho pensato di creare una rubrica “posto che vai casa che trovi”  dove racconto i diversi tipi di costruzioni presenti in Italia e nel mondo, così ho una scusa in più per viaggiare.

Chi mi conosce sa bene che amo viaggiare, preferibilmente in bici, e per me ogni scusa è buona per partire.

Ma torniamo ai nostri Trulli:

  • Cos’è un trullo
  • Un po’ di storia
  • Come sono costruiti
  • Com’è composto un trullo
  • Alberobello
  • trulli e turismo
Cos’è un trullo

Il trullo è un’abitazione tipica della Puglia centro meridionale. È una costruzione conica in pietra a secco, costituita da un vano centrale attorno al quale si addossano vani più piccoli.

La pietra utilizzata è calcare stratificato di cui è ricca la zona.

I trulli (casìdde= capanne  in dialetto locale) si trovano principalmente nella val D’itria  e nell’altopiano delle Murge per via del suo terreno calcareo .

Un po’ di storia

Pensate che i primi trulli erano presenti in val d’Itria già nella preistoria (1500-1250 A.C.), si chiamavano Tholos ed erano usati per seppellire i defunti.

Nel medioevo, questa zona della puglia fu donata dal principe di Taranto Roberto d’Angiò al conte di Conversano. La zona inizio a popolarsi di pastori e contadini provenienti dai feudi vicini.

Questi iniziarono a costruire i primi trulli che utilizzavano sia come ricoveri per attrezzi che come giaciglio temporaneo.

Queste strutture venivano costruite con le pietre che trovavano nel terreno, a secco, senza alcun tipo di malta, ed erano composte da un unico vano. Non utilizzavano malte per la loro costruzione, per non dover pagare la tassa che il regno di Napoli aveva messo sui nuovi insediamenti. In caso di controlli questi trulli potevano essere smantellati velocemente.

Col passare del tempo i trulli si sono ampliati e sono diventare vere e proprie abitazioni formate da una stanza centrale circondata da altre più piccole, separate da tende ed utilizzate come camere da letto.

Nel 1620 Alberobello divenne a tutti gli effetti un insediamento indipendente con circa 3500 abitanti, ed alla fine del 18° secolo Ferdinando IV di Borbone la dichiarò residenza reale.

Come sono costruiti

I trulli sono costruzioni talmente particolari che solo un esperto, un mastro trullaro, può costruirlo.

Inizia scavando il terreno, a cerchio, poi fa un buco profondo, un pozzo, dove convoglieranno le acque cadute dal tetto. Inizia la sua opera posando le pietre dapprima l’una a fianco all’altra fino a formare un cerchio poi sopra ristringendo sempre il cerchio.

La muratura portante è costituita da due pareti di grossi sassi parallele, a secco e riempite con pietre più piccole e terriccio. Questa particolare modo di costruire consente un equilibrio termico fra l’esterno e l’interno della casa.

Le pareti solitamente non sono molto alte, raggiungono al massimo due metri di altezza.

Il tetto “cupola” o “cono” del trullo viene fatto con anelli di pietre che si susseguono dal basso verso l’alto sempre più piccoli fino ad arrivare alla “chiave del trullo” ovvero la pietra che chiude il cono. Su questa viene sistemato il pinnacolo ( una sorta di elemento decorativo)

All’interno sia i muri che il cono sono imbiancati con latte di calce.

Se volete approfondire come vengono costruiti, vi rimando a questo sito dove ho trovato tutte queste informazioni http://www.itrullidialberobello.it/alberobello/storia/il-trullo-e-la-sua-struttura/90-il-trullo-costruzione

Com’è composto un trullo

 

Inizialmente il trullo veniva costruito di un solo vano, poi veniva modificato in base alle esigenze della famiglia che vi abitava. Man mano che la famiglia cresceva, venivano costruiti nuovi locali adiacenti al principale.

L’abitazione è formata da un ambiente centrale, collegato all’estrerno da una porta di ingresso. Nella maggior parte dei casi questa stanza è soppalcata ed utilizzata da dispensa, o in caso di necessità da stanza da letto dei bambini. La stanza centrale era attorniata da diverse stanzette: le alcove ed i focolari.

Le alcove, che fungevano da stanze da letto, erano in numero adeguato ai componenti della famiglia. La camera da letto matrimoniale solitamente era al centro con ai lati quelle dei bambini. Le alcove erano piccole nicchie senza finestre destinate al riposo e collegate alla stanza principale tramite degli archi.

I focolari, generalmente disposti a nord, costituivano la cucina composta da camini o stufe a legna e un lavabo.

Alberobello

Alberobello, patrimonio dell’Unesco dal 1996, è considerata la capitale dei trulli. Il suo centro storico ne conta più di mille conservati ed adibiti ad attività ricettiva e botteghe artigiane.

I centro storico di Alberobello è composto interamente da trulli, suddiviso in rioni, con strade principali, stradine secondarie, piazze sulle quali affacciano solo trulli. Ben 15 ettari di trulli.

Case, negozi, musei, chiese ecc. si trovano in trulli collegati fra loro. I rioni più famosi sono rione monti e rione aia piccola

Oltre ai trulli classici ad Alberobello si trovano anche i trulli siamesi a doppia facciata e doppio pinnacolo, senza finestre; ed un Trullo sovrano, disposto su due piani, oggi sede museale.

Trulli e turismo

Fino agli inizi del secolo scorso, i trulli erano presenti in diverse zone della puglia,  nelle campagne della provincia di Brindisi, Taranto e Bari, ma l’abbandono delle terre ha portato ad una loro disgregazione.

Da circa una trentina d’anni invece, vista l’enorme richiamo turistico suscitato da Alberobello, si stanno attuando politiche di recupero degli esemplari ancora esistenti, presenti nella val d’Itria, nella Murgia e nelle zone confinanti.

Molti trulli infatti sono stati ristrutturati, a volte ricostruiti,  con tutti i confort e le comodità necessarie  da poter essere adibiti a resort ed  alberghi con piscina,  case vacanza, ristoranti ecc

Conclusioni

Eccoci qua… anche per oggi è tutto, cosa ne pensate di questa nuova rubrica mensile “posto che vai casa che trovi”? Vi interessa scoprire le case tipiche del nostro paese, le dimore storiche le case famose?

Come sempre rimango a vostra disposizione, potete contattarmi qui oppure lasciare un messaggio nel box qui sotto. Inoltre se avete degli argomenti che vi piacerebbe che io trattassi nei miei articoli potete segnalarmeli e sarà mia cura svilupparli nel più breve tempo possibile.

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