COME CAMBIERANNO LE NOSTRE CITTA’ NEL PROSSIMO DECENNIO?

In tanti ci si interroga su come cambieranno le nostre città, il nostro paese, il nostro pianeta nel prossimo decennio, anche in vista dei cambiamenti climatici che incombono. A tal proposito a Bologna è stato organizzata una tavola rotonda da Assoproprietari e più precisamente dal suo presidente Tonino Veronesi, in collaborazione con l’ordine degli Architetti di Bologna.

Chi sedeva alla tavola rotonda

Come appena accennato, giovedì scorso, 19 settembre, a Bologna, presso la sede di Nomisma,  si è tenuta una tavola rotonda dal titolo “BOLOGNA 2030 QUALE PIANO?”

A questa tavola rotonda, organizzata con lo scopo di capire come potrebbe cambiare Bologna dal punto di vista urbanistico infrastrutturale, di edificabilità e di che direzione prenderà il mercato immobiliare nel prossimo decennio, erano seduti diversi esperti del settore:

  • Albero Govoni: segretario assoproprietari
  • Luca Dondi Dall’Orologio: amministratore delegato Nomisma
  • Piergiorgio Giannelli: presidente ordine architetti di Bologna
  • Leopoldo Freyrie: presidente fondazione riuso
  • Valentina Orioli: assessore urbanistica ed ambiente del Comune di Bologna
  • Carlotta Ranieri: referente CNA
  • Edoardo Zanchini: vice presidente nazionale  lega ambiente

Questo pool di esperti era moderato dal caporedattore del resto del carlino di Bologna Valerio Baroncini

Parola all’assessore

Dopo un apertura di Alberto Govoni di assoproprietari di cui vi parlerò dopo, la parola é passata all’assessore per spiegare a grandi linee che progetti ha il Comune per il prossimo decennio.

L’assessore ha parlato di come sono cambiate le linee guida date dalla regione Emilia Romagna per la progettazione del piano piano urbanistico delle singole città.

La legge regionale 24/2017 punta soprattutto sulla Rigenerazione urbana riducendo a zero il consumo di suolo.

Attenendosi a questa nuova legge il Comune di Bologna punta al Riuso, attraverso il recupero di immobili ora in disuso, ma anche al consolidamento di aree urbane dismesse attraverso cambi d’uso dove necessario.

L’assessore definisce Bologna una piccola metropoli europea vivace e con una grande varietà urbana. Bologna è una città lungimirante e in continua crescita, ma questa crescita vuole portarla avanti senza perdere di vista la qualità della vita. 

Due grandi progetti sono la metropolitana per collegare in modo rapido tutto l’interland bolognese e la linea del tram.

Una visione non solo lungimirante

Il presidente Giannelli ha fatto presente che una visione lungimirante da sola non basta, perchè il mondo corre veloce, l’innovazione e le opportunità pure. La visione lungimirante deve andare di pari passo con una visione a breve termine perchè se no si possono perdere grandi occasioni, come è successo già in passsato. 

Giannelli si riferisce ai fondi europei, spesso questi vengono persi perché la macchina burocratica del nostro paese è talmente ingessata e lenta che perde tante opportunità e finanziamenti utili se non indispensabili.

Nomisma

Nomisma invece, nella persona del suo amministratore delegato Luca Dondi Dall’Orologio, fa un’analisi della situazione della città. Una città in continua crescita abitativa, ma con infrastrutture oramai non più sufficienti da soddisfare le necessità dei suoi cittadini.

  • un aeroporto piccolo, sacrificato per il numero di voli che smista
  • l’alta velocità incompiuta
  • l’università  che rappresenta un polo attrattivo a livello europeo ma anch’essa con difficoltà infrastrutturali e sempre maggio difficoltà  per gli studenti che vengono da fuori a trovare un posto letto.
  • La santità
  • La fiera

Insomma una città molto attrattiva, dove spesso chi vi transita per un breve periodo decide poi di trasferirsi a viverci,  ma nello stesso tempo con un grosso problema di inclusione dato dal fatto che sempre più  proprietari decidono di fare locazioni brevi anziché affittare il loro immobile con contratti di lunga durata con conseguenta mancanza di immobili abitativi idonei per famiglie.

A tal proposito l’amministratore di Nomisma consiglia al comune di puntare sulla riqualificazione e la rigenerazione di ex caserme, scali, ecc per dar loro nuova vita ed ai cittadini nuovi spazi.

Su richiesta del Sig. Baroncini ha fatto anche una breve analisi del mercato immobiliare.

Dondi fa presente che si é perso quell’equilibrio che si era creato fra domanda e offerta dato dai contratti a canone concordato. La perdita di questo equilibrio, anche in termini economici, ha portato i proprietari immobiliari a propendere per questa nuova forma di locazione, gli affitti brevi, rivolgendosi al mercato di fruitori temporanei che comunque riescono a garantire una rendita pari, se non superiore a quello delle locazioni tradizionali.

Sentendolo parlare mi sono convinta ancor di più che La legge va camhiata. Si perche se la locazione desse maggiori garanzie ai proprietari non avrebbero difficoltà  a tornare alle locazioni tradizionali, anche perché  le locazioni brevi sono un impegno per il proprietario, ma questo rimane un mio parere personale.

CNA e le imprese

Carlotta Ranieri di CNA fa presente che Bologna conta più di 2600 imprese del settore edilizio con un alto livello qualitativo.

CNA a nome delle sue imprese chiede delle linee guida chiare in modo che le sue aziende possano riorganizzarsi e strutturarsi in base alle nuove norme, in modo da contribuire alla riqualificazione, ristrutturazione e rigenerazione di vecchie strutture.

Fondazione riuso

La fondazione riuso é una fondazione che si occupa principalmente  di rigenerazione urbana sostenibile, un paradigma attraverso il quale rivedere le città.

Sul loro sito si legge: “La Fondazione Riuso  nasce al fine di perseguire  fini di promozione della rigenerazione delle città nel rispetto dell’ambiente e delle necessità di riduzione del consumo di suolo, in un quadro di messa in sicurezza dei territori e degli abitanti, attivando iniziative per riusare e sostituire l’edificato e migliorare la qualità dell’habitat domestico e urbano…”

Freyrie fa notare che le automobili occupano la maggior parte del suolo urbano, (sia come parcheggio, sia come strade dove scorrono) e questo condiziona la progettazione urbana.

Per poter far combaciare lo sviluppo di una città con la qualità  della vita non si può  pensare alla riqualificazione ed alla rigenerazione immobiliare senza pensare prima ad una nuova forma di viabilità, ad un servizio publico in grado di sostituire l’uso dell’auto privata. Perché l’auto oltre ad aumentare l’inquinamento atmosferico, crea anche un forte inquinamento acustico con gravi disagi per chi abita in zone trafficate.

Legambiente

Come chi l’ha preceduto, anche Edoardo Zanchini concorda che il prossimo decennio si deve basare sulla riqualificazione dell’esistente senza andare a consumare ulteriormente il poco suolo restante e che una visione globale fra edilizia, urbanistica e viabilità sia la chiave perché questo progetto, di crescita nel rispetto del  buon vivere, possa realizzarsi.

Tiene a precisare che a Firenze la linea del tram non ha svalutato gli immobili, come temevano i proprietari, ma li ha rivalutato.

Una casa per il futuro

Come sopra accennato, la tavola rotonda éstata introdotta da un discorso di Alberto Govoni, il quale ha parlato di un argomento molto sentito e socialmente importante, quello del  “dopo di noi”.

Cos’è il dopo di noi? Il dopo di noi oltre ad essere una nuova legge studiata pensando al futuro dei tanti “ragazzi” con disabilitá  gravi quando i loro genitori non ci saranno più, é anche una fondazione onlus di Bologna.

Questa fondazione sta portando avanti un progetto di inclusione importante “una casa per il futuro dei nostri figli”.

Per realizzare questo progetto stanno acquistando e ristutturando diversi appartamenti, in zone diverse  della città  -per non creare una sorta di ghetto- dove questi ragazzi vanno ad abitare gradualmente quando i genitori sono ancora in vita, per renderli “indipendenti” e metterli in condizioni da affrontare il “dopo” con meno traumi possibili e siano in grado di vivere in un contesto diverso da quello famigliare. Per attuare questo progetto la fondazione ha bisogno del sostegno di tutti. Potete trovar maggiori informazioni nel loro sito www.dopodinoi.orgwww.dopodinoi.org

Conclusioni

Eccoci qua… anche per oggi è tutto, spero che l’argomento sia stato di vostro interesse.

Rimango a vostra disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti, potete contattarmi qui oppure lasciare un messaggio nel box qui sotto. Inoltre se avete degli argomenti che vi piacerebbe che io trattassi nei miei articoli potete segnalarmeli e sarà mia cura svilupparli nel più breve tempo possibile.

Vi ricordo che ogni lunedì si parla di locazioni ed ogni giovedì di compravendita, continuate a seguirmi anche sulla mia pagina facebook e condividete i miei articoli per dar modo ad altri di leggerli. Grazie!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.