Caro bollette, meglio il mercato libero o il mercato tutelato?

Caro bollette, meglio il mercato libero o il mercato tutelato?

I prezzi di luce e gas sono sempre più alti e le bollette domestiche hanno raggiunte cifre da capogiro, per cui è estremamente importante scegliere il fornitore giusto, quello che da più garanzie sul prezzo. Da anni ci viene detto di passare al mercato libero perché quello a maggior tutela cesserà a breve e se non sottoscriviamo un contratto con un fornitore a mercato libero pagheremo l’energia a caro prezzo. Questa cosa è vera oppure no?

Vediamo cosa ci consiglia il nostro esperto di risparmio energetico Giorgio Gavelli a cui lascio la tastiera.

giorgio gavelli
Giorgio classe 1949, diplomato all’istituto tecnico, è un esperto del settore per una lunga esperienza sul campo, dapprima lavorativa, poi per passione. Da anni collabora con associazione a tutela e difesa dei consumatori per il comparto energia. Negli anni ha tenuto numerosi incontri sia per comitati di cittadini, sia nelle scuole di ogni ordine e grado (oltre 400 classi) per spiegare l’importanza del risparmio energetico.

Cechiamo di fare chiarezza sui due tipi di mercato da cui si può comprare energia:

  • Mercato Libero
  • Mercato Tutelato (o di maggior tutela)

Il mercato libero è nato diversi anni fa sotto la spinta dell’Unione Europea con lo scopo di mettere in concorrenza i tanti venditori di energia per favorire l’abbassamento dei prezzi. Questo purtroppo, al contrario della telefonia, non è avvenuto.

Il mercato tutelato, invece, è stato istituito nel 2007 per favorire il passaggio graduale dai venditori unici su ogni territorio regionale, alla possibilità di acquistare energia da chiunque fosse autorizzato alla vendita.

Costo della materia prima

Nel precedente approfondimento sulle bollette vi avevo accennato la voce “costo della materia prima” detto anche “quota energia” che è il costo reale di luce e gas, vediamo come viene trattato il costo della materia prima dai due diversi mercati.

Nel mercato tutelato il costo della materia prima sia del gas che della luce viene regolato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) poi divenuta ARERA (autorità per la regolazione dell’energia reti e ambiente), mentre nel mercato libero il prezzo o le modalità di accordo sono stabilite fra le parti in base al tipo di contratto che viene sottoscritto.

Quando, con cadenza trimestrale, giornali e telegiornali annunciano che il prezzo di gas e luce subirà variazioni di prezzo di un tot %, si riferiscono al prezzo fissato dall’Autorità per l’energia elettrica e gas.

Contratti a mercato libero

Come anzidetto nel mercato libero esistono diversi tipi di contratto, dal prezzo fisso per un certo periodo, all’offerta di ingresso con forte sconto e bonus vari.

E’ però necessario leggere attentamente questi contratti perché spesso hanno clausole che poi si rivelano nefaste per il consumatore.

Dovete prestare attenzione anche il costo al KWh per l’energia elettrica o al metrocubo per il gas, perché spesso il “costo sbandierato” inferiore a quello stabilito per il Mercato Tutelato non sempre significa risparmio, in quanto ad esso vanno aggiunti altri costi, ad esempio le quote fisse che concorrono a formare un costo finale più elevato della quota energia.

Ricordate che se pagate di più la quota energia, anche le tasse – essendo in proporzione – saranno maggiori e contribuiranno ad innalzare la spesa finale.

Se volete sapere esattamente quanto pagate con l’attuale vostro fornitore, dovete prendere il costo totale della bolletta e dividerlo per i Kwh addebitati per la luce e per i metri cubi standard per il gas.

In tanti anni di esperienza ho notato che, di solito, le bollette del Mercato Libero sono favorevoli solo per alti consumi, e in bollette con consumi parsimoniosi – meno di 500 metri cubi standard in quattro mesi-il costo di un metro cubo di gas può superare di oltre 0,6€ rispetto al Mercato Tutelato.

A Mercato Libero ogni Società autorizzata può vendere la propria energia, il cliente che passa da un fornitore all’altro non deve cambiare assolutamente nulla perché le linee, le tubazioni, i contatori e la fornitura avvengono attraverso la vecchia rete della società di distribuzione ed è per questo motivo che i venditori devono pagare una sorta di “affitto” al distributore per l’uso della rete stessa. Questo costo è incluso nelle spese di trasporto o negli oneri di sistema.

Le Società autorizzate a vendere a mercato libero sono tantissime anche di piccole dimensioni, alcune sono già fallite o in via di fallimento.

Mercato a maggior tutela

Il servizio a Mercato Tutelato viene fornito in una certa area geografica soltanto da chi è titolare, cioè da chi ha la concessione per territorio (il concessionario più grande in Italia è il Servizio Elettrico Nazionale ex Enel, ma ci sono altri grossi distributori, come A2A in Lombardia, Acea nel Lazio, ecc.)

Il Mercato Tutelato doveva cessare già nel 2019, ma la scadenza è stata via via rimandata perché il Mercato Libero non ha mantenuto la promessa di essere più favorevole, anzi si sono verificati una serie di “raggiri” con venditori telefonici o porta a porta. venditori che esortavano i clienti a passare al Mercato Libero magnificandone la convenienza, mentre di fatto venivano sottoscritti contratti più costosi dei precedenti.
Attualmente la sua scadenza è stata fissata per il 1 gennaio 2024 e non è improbabile che vi siano ulteriori rinvii.

Mercato libero e tutelato prezzi a confronto

Il consumo medio di gas di una famiglia italiana, calcolato col costo del Mercato Tutelato è stato di circa € 1600 (questo prima degli enormi aumenti dell’ultimo periodo) il costo medio nel Mercato Libero sarebbe stato di circa €1800. tenete presente che l’istituzione del mercato libero era nata per permettere agli utenti di risparmiare, e dai dati forniti da arera si evince che, l’offerta più bassa al Mercato Libero avrebbe comportato invece un abbassamento di costo a circa 1400€.

Discorso simile si ha anche per il comparto dell’energia elettrica, dove il consumo medio annuo di una famiglia con contatore da 3 kw che si affida al mercato libero è di circa 650€, mentre quello medio al mercato a mercato tutelato si aggira intorno ai 550€, mentre la migliore offerta a mercato libero, se applicato correttamente, avrebbe comportato una spesa di circa 350€.

Avvertenze e consigli

  1. Ogni società a libero mercato che vi fa un’offerta deve obbligatoriamente presentarvi la cosiddetta scheda di conformità dei costi nella quale sono paragonati i costi dell’offerta che stanno facendo, con quelli del Mercato Tutelato. Se non ve la presentano significa che l’offerta che vi stanno facendo non è conveniente se non addirittura più costosa.
  2. Diffidate di offerte telefoniche o porta a porta, diffidate dei vari siti di confronto delle offerte, in quanto essendo “privati” sono soggetti ad “influenze” nel presentarle.
  3. State molto attenti alle offerte troppo basse perché potrebbero nascondere insidie future come rinnovi automatici obbligatori a prezzi molto più elevati per alcuni anni.
  4. L’unico sito veramente indipendente da consultare è quello dell’Autorità di regolazione per l’energia (arera).
  5. Controllate sempre il periodo di fatturazione, soprattutto quando si parla di conguagli perché l’Autorità per l’energia ha deliberato che la fatturazione di consumi anteriori a 2 anni sono da considerare in prescrizione, cioè estinti. Ciò nonostante diverse società fornitrici a mercato libero continuano ad inviare richieste di pagamento per tali periodi. E’ il cliente che deve richiederne la prescrizione.
  6. Con i dati che abbiamo al momento, il mercato libero potrebbe essere conveniente solo per consumi elevati, per consumi medio bassi rimane più conveniente il Mercato a maggior tutela che offre la garanzia che il costo è controllato da una pubblica autorità.


Nel link allegato trovate la miglior spiegazione che ho trovato:
https://luce-gas.it/guida/glossario/scheda-confrontabilital

Infine per chi ha voglia di approfondire l’argomento lascio due link il mercato libero ci danneggerà articolo del 2018 scritto da una fondazione del tutto indipendente e la guida a luce e gas.

Mi rendo conto che l’argomento non è di facile comprensione, per cui resto a disposizione per le eventuali vostre domande.

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