TUTTO QUELLO CHE DOVETE SAPERE SUL BONUS RISTRUTTURAZIONE 2018

Abbiamo iniziato il 2018 accennando velocemente al bonus casa previsto dalla finanziaria, come avevo accennato in quell’articolo non sono ne un fiscalista ne un tecnico, mi sembra comunque doveroso affrontare queste agevolazioni per dar modo a chi ne può usufruire di capirne il loro funzionamento.

Nella finanziaria il Bonus Casa è stato suddiviso in diversi capitoli:

  • Bonus ristrutturazione
  • Sisma bonus
  • Eco bonus
  • Interventi combinati
  • Bonus verde
  • Bonus mobili

Oggi affronteremo il Bonus Ristrutturazione, poi a seguire nelle prossime settimane parleremo di tutti gli altri.

Bonus ristrutturazione

E’ il più vecchio dei bonus fiscali assegnati al comparto casa. In vigore dal 1998 la detrazione è passata, negli anni dal  41 al 36 ed infine al 50% dal 2012.

Anche per tutto il 2018 è stato prorogato il bonus ristrutturazione che prevede una detrazione del 50 % sull’Irpef per una spesa massima di 96 mila euro per unità immobiliare, ripartita in 10 anni. Dal 2019 il bonus tornerà alle origini, la detrazione scenderà al 36% per una spesa massima di 48 mila euro sempre in 10 anni.

Destinatari

Possono richiedere le detrazioni tutti i proprietari, usufruttuari o titolari di un altro diritto di godimento, comodatari ecc. di immobili residenziali sia di civile abitazione che rurali, che svolgano lavori edili sull’immobile o sue  pertinenze.

Anche i proprietari di immobili in condominio, che si apprestano a fare lavori nelle parti comuni dell’edificio, possono richiedere le agevolazioni.

Cosa rientra nella detrazione?
  • manutenzioni straordinarie relative a lavori di restauro e risanamento conservativo
  • manutenzioni ordinare solo per le parti comuni degli edifici residenziali
  • ristrutturazione edilizia
  • ristrutturazione e ricostruzione di immobili danneggiati dal terremoto
  • abbattimento delle barriere architettoniche
  • bonifica dell’amianto

Rientrano negli interventi detraibili anche quelli mediante i quali , partendo da immobili ad uso diverso, si giunge a uso residenziale, ma questo deve già essere contemplato nell’autorizzazione edilizia.

Cosa fare per avere l’agevolazione?

Il bonus si ottiene indicando nella dichiarazione dei redditi le spese sostenute e dimostrare, l’avvenuto pagamento al fisco. L’unico mezzo di pagamento riconosciuto dal fisco  per poter beneficiare delle detrazioni  fiscali previste dal bonus casa è il bonifico bancario “parlante” . Nessuna altra forma di pagamento è riconosciuta ne un bonifico normale, ne un assegno, men che meno i contanti. Ripeto l’unica forma ritenuta valida ai fini fiscali è il bonifico parlante.

Cos’è il bonifico parlante?

Il bonifico parlante è un bonifico bancario nel quale come causale  viene indicata:

la legge in base alla quale si effettua il pagamento (esempio , “detrazione IRPEF art.16 bis dpr 917/86” questo è solo un esempio, le leggi sono diverse, per cui prima di effettuare il pagamento informatevi dal vostro tecnico o dal vostro commercialista quale legge indicare) poi in banca troverete un modulo apposito.

  • il codice fiscale del contribuente che richiede la detrazione (cioè il proprietario dell’immobile)
  • la partita iva dell’impresa esecutrice.
  • l’importo

Mi ripeto ma prestate attenzione a questo perché nel caso il bonifico non sia fatto correttamente non potete usufruire delle detrazioni e perderete molti denari.

Se l’immobile è cointestato?

Come anzidetto il tetto massimo di spesa attualmente in vigore è di 96 mila euro ad unità immobiliare, se l’immobile è intestato a più persone questa cifra va ripartita fra i vari proprietari.

Nel caso contrario dove una persona è proprietaria di più immobili, potrà detrarre al massimo 48 mila euro (il 50% di 96000) per ogni unità immobiliare su cui eseguirà dei lavori di ristrutturazione.

Se i lavori durano più anni l’importo detraibile aumenta?

No! Il tetto massimo di 96 mila euro riguarda l’immobile nella sua interezza, per cui se i lavori durano più anni l’importo massimo rimane sempre quello, le spese verranno detratte in base all’anno di pagamento dei lavori ma non potranno superare questa cifra.

 

Conclusione

Eccoci qua… anche per oggi è tutto, spero di essere riuscita  trasmettervi delle nozioni utili in modo chiaro, vi consiglio, per avere maggiori informazioni di leggere la Guida Ristrutturazioni edilizie: agevolazioni fiscali predisposta dall’Agenzia delle Entrate.

La prossima settimana parleremo di sisma bonus.

Come sempre rimango a vostra disposizione per chiarimenti o informazioni ulteriori, potete contattarmi via mail o lasciando un messaggio qui sotto.

Infine vi ricordo che ogni lunedì si parla di affitto ed ogni giovedì di compravendita continuate a seguirmi anche sulla mia pagina facebook e condividete i miei articoli per dar modo ai vostri amici di conoscere la mia pagina.

A presto.

 

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